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Leonardo Zanier:
Madre: cucina-orto. Padre: aula scolastica… Agota Kristof:
Certo erano due mondi che comunicavano, alle volte tantissimo, altre meno, ma “grazie” alle punizioni frequenti, l’educazione era rigida, frequentavo spesso l’aula della scuola. Venivo lì “confinata-esiliata”, da mia madre, insomma affidata per la penitenza a mio padre. È lì che ho imparato a leggere, prestissimo. Mio fratello, anche se punito assieme a me, non mi seguiva, non amava la scuola: andava a tagliare e spaccare legna nella stalla. Anche per sfogare la sua rabbia. L’orto-frutteto era davvero grande, se ne occupava solo mia madre. Ci lavorava molto, allevava anche animali: capre, galline, oche, maiali. Nel paese non c’era nessun negozio, faceva tutto lei, provvedeva a tutto lei: verdura, patate, frutta, legumi, formaggio, carne, faceva anche il pane, era un lavoro a tempo pieno, senza mai fine, senza interruzioni.
Leonardo Zanier:
Grand-Mère: cosa c’è di comune con la madre?… Agota Kristof:
Certo che la madre e i suoi saperi c’entrano moltissimo con la Grand-Mère come l’ho descritta in Le Grand Cahier. Come avrei altrimenti saputo tutte quelle cose?…
(tratto da Appunti su Agota Kristof di Leonardo Zanier, articolo-intervista apparso sul numero 11 di “PaginaZero”)
Come scritto nell’editoriale del numero appena uscito “PaginaZero” come rivista cartacea termina il suo percorso. Non c’è più quindi la possibilità di abbonarsi, restando presente quella di acquistare il numero appena uscito e quelli passati.
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paolo.fichera@tele2.it
o a
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L’editoriale di Mauro Daltin e Paolo Fichera annuncia la fine di “PaginaZero” come rivista cartacea, ricordando l’esperienza di questi 4 anni e delineando i progetti attuali in corso e le nuove strade di PaginaZero. Il numero si apre con un’esclusiva intervista ad Agota Kristof a cura del poeta Leonardo Zanier. L’articolo racconta inoltre la vita, i libri, l’emigrazione, i travagli linguistici di una delle maggiori scrittrici viventi. Due racconti di narrativa sono ospitati in questo numero: La coccinella di Omero di Božidar Stanišić, che attraversa il mondo letterario balcanico con una visione critica e delicata allo stesso tempo; e Mondi Nuovi dello scrittore brasiliano Julio Monteiro Martins ambientato nella Risiera di San Sabba a Trieste, campo di sterminio nazista in Italia. Paolo Galvagni ci presenta, attraverso un’ampia scheda corredata da numerosi testi, tre importanti poeti ucraini: Oleksandr Oles’, Vasyl’ Symonenko, Hryhorij Cubaj, ancora poco studiati e conosciuti nel nostro Paese. Infine Angelo Floramo dialoga con lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz sul concetto di Oriente, base e filo conduttore del suo libro È Oriente.
Associazione Alta-marea
Via del Pilone, 2 – 34126 Trieste
Tel/fax 040/569234 – cell. 347/2112218 www.altamareatrieste.eu
Scrittori e Letterature di Frontiera
Organizzato da Il Cenacolo e Altamarea con il sostegno dell’ Unione Italiana – Cenacolo degli operatori culturali della CNI – dell’Univesrità Popolare di Trieste e dell’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del premio letterario “Trieste Scritture di Frontiera 2007-2008”
La S.V. è invitata alla tavola rotonda e al recital su “ Scrittori e Letterature di Frontiera che si terrà giovedì 27 27 marzo alle ore 17.00 – Antico Caffè San Marco marzo alle ore 17.00 presso l’Antico Caffè San Marco di Trieste.
Alla tavola rotonda intervengono i seguenti critici: Elis Deghenghi Olujic (Pola), Rita Scotti Juric (Pola), Silvio Forza (Edit , Fiume), Irene Visintini (Trieste). Saranno presenti i poeti: Vlada Acquavita (Buje), Marco Apollonio (Capodistria) Aljosa Curavic (Capodistria), Umberto Mattoni (Pola) Giacomo Scotti (Fiume), Isabella Flego (Capodistria ), Marina Moretti (Trieste), Claudio Grisancich (Trieste), Claudio H. Martelli e Silvio Cumpeta (Gorizia). Conclude la serata un omaggio di Marina Moretti a Giacomo Scotti con la presentazione del nuovo libro di fiabe adriatiche “la Grotta” (edizioni Laboratorio Nola 2007)
Coordina Rina Anna Rusconi. Il programma scientifico è stato curato da Irene Visintini e Giacomo Scotti.
Associazione Culturale
VERBAMANENT-PRESÌDIO DEL LIBRO
via M. L. King, 7 – 73017 Sannicola (LE)
e-mail: info@verbamanent.net
telefono/fax: 0833.232261
Mostra “Metamorfosi di un libro”
La mostra itinerante “Metamorfosi di un libro” costituisce il punto di arrivo di un progetto internazionale e interculturale curato dall’Associazione Verbamanent-Presìdio del Libro di Sannicola (Lecce).
La mostra si compone di 37 opere, in forma di libri d’artista in esemplare unico, realizzati elaborando creativamente la raccolta di versi Sono stata molto delusa dai mirtilli, della poetessa Alessandra Nicita. Ogni artista ha operato direttamente su una copia del libro “metamorfizzandolo” attraverso una libera invenzione e in interazione non solo con i contenuti poetici dell’opera, ma anche con la fisicità dell’oggetto-libro (la copertina, la carta delle pagine, i caratteri della scrittura, le dimensioni…). Leggi il seguito di questo post »
Mi ha sempre interessato l’esperimento nella letteratura e nella poesia. Anch’io ho tentato di trovare nuove strade, introdurre qualcosa di nuovo nella poesia. Ma che cosa puoi escogitare di nuovo, dopo il XX secolo così impetuoso con i suoi surrealisti, dadaisti, futuristi e semplicemente realisti. Non ci si può chiudere in una sola stanza – in questa grande casa soleggiata ci sono molte stanze, corridoi, sgabuzzini, servizi igienici e terrazzi, ciascuno dei quali presenta un grande interesse per la persona creativa (Maksim Borodin)
A gennaio è la fibra del vento
che incaverna l’elemento sacro e
benedetto, la bava che rosicchia
il lume gravido olio della sera
picchio e legno, ossario in granito in piombo
la tela asciugata al sole al solstizio
dello sposo, la vergine col lume
accanto alle candele viola a dire
amen signore amen sole amen amo
colei che apre il travaglio il maglio l’osso
l’ibrida speranza un sacrario dotto
all’osso, ecco l’ilarità che musica
i topi, che pietrifica la mente
dei bisonti, ilare sera, bava
di ragno, gemono gli scarafaggi
tra le tele delle ombre più lunghe e tu
vai in quelle rovine invernali
dove il giorno più breve figlia e lima
la schiena e l’acqua della notte
…
L’Associazione Culturale aMAZElab, per la Primavera 2008, promuove le seguenti iniziative internazionali:
POST_IT_CITY
(CCCB, Barcellona, Spagna, 12 Marzo)
Partecipazione alla mostra Post_It_City, sul tema della città temporanea, che sarà realizzata al CCCB (Centro di Arte Contemporanea di Barcelona). aMAZElab presenta una ricerca e un progetto visivo sulla Green Line (Zona di Confine) di Nicosia, Cipro.
POESIAPRESENTE2008
Poesia Contemporanea in Monza e Brianza
LA POESIA DEGLI ERETICI
nei versi dei poeti contemporanei
giovedì 13 marzo, ore 21,00
CESANO MADERNO, Palzzo Borromeo, Sala Aurora, via Borromeo
L’ERESIA DI LUCREZIO
poeta ospite: Milo De Angelis
Introduce Sebastiano Aglieco
Nell’età di Cesare e Cicerone, un poeta solitario inizia a scrivere da un’epoca remota. Non sappiamo dove è nato né dove è vissuto, non sappiamo nulla di lui, se non che si chiamava Tito Caro Lucrezio, che visse nel primo secolo avanti Cristo, che fu stimato da qualche contemporaneo e considerato folle da altri. (…) Milo De Angelis, poeta che con i suoi versi ha segnato nell’ultimo trentennio italiano un solco fra i più profondi, introduce così il suo “Sotto la scure silenziosa” (Satyros Editore, 2002), libro in cui sono raccolti trentasei frammenti da lui tradotti dal “De Rerum Natura” di Lucrezio. L’antologia, isolando quattro temi – la natura, l’angoscia, l’amore, la malattia – ci restituisce una scrittura indiscutibilmente originaria e contemporanea, che scuote le coscienze assopite e recide il velo che gli occhi benda, chiusi noi tutti in una visione che non concede di afferrare, nemmeno un attimo, della nostra unica vita.
andando via dal tempio velatevi il capo, slacciatevi le vesti e alle spalle gettate le ossa della grande madre (Ovidio, Metamorfosi, Libro I).
la palude ha voce, annega
l’albero ammaestra la frusta,
il metallo di collana nel sangue.
il pastore in fumi fiamminghi riparerà
nella casa i piedi e la pupilla nel paiolo.
la stalla pure c’è e dà silenzio
ingannatore. trittico del fieno,
riposo dei rospi, angeli ribelli.
morte certa all’avidità,
curiosità di chi ne mangia, morte
certa. cervi, storpi, asini. il prestigiatore.
coscienza dell’Ognitempo, da un respiro
ritornata strega, pozzo di chiostro,
donna di denari, fiammiferaia. Lei,
per i vicoli di Delft, preparerà per te
una minestra.
partiamo per Narragonien.
VOCI DA EST: IL DESTINO DEI SERBI
di Angelo Floramo
Solo Peter Handke ha saputo raccontare l’inverno gelato dei Balkani vagabondando, alla fine degli anni ’90, tra i villaggi del Danubio, della Sava, della Morava e della Drina. Cercava giustizia per il popolo serbo, affamato da anni di “embargo”, demonizzato dall’opinione pubblica internazionale, che lo presentava come una rozza e ancestrale accozzaglia tribale assetata di sangue. Slobodan Miloševic’ sarebbe stato il suo oscuro e farneticante sciamano. Ma la generale miopia politica dell’Europa, o peggio il freddo calcolo della ragion di stato, ignorò del tutto che a Belgrado, a Novi Sad, a Pančevo stava maturando una forte e responsabile opposizione al regime, fatta di intellettuali, giornalisti, operai, studenti. Artisti. Molti di loro sono ora al governo. Non li si volle ascoltare. Non li si seppe aiutare. E vennero travolti dai bombardamenti del 1999, in cui morirono più civili che militari; furono colpite infatti scuole, uffici, fabbriche e ospedali. Tirava, oggi come allora, aria di “stati canaglia”da disarmare, per salvare a tutti i costi l’alto valore della pace e della democrazia in chiave occidentale. E mentre sulle piste di Aviano i bombardieri rollavano i motori, da Camp David l’America sorridente in tenuta da golf si apprestava a ridisegnare l’ Europa in stile USA, specialmente quella ex comunista. Leggi il seguito di questo post »
Lettera di Tenzin Tsundue, giovane e importante poeta Tibetano esule in India. Il 10 Marzo partirà la lunga marcia dei Tibetani per raggiungere il loro paese, proprio nel momento in cui in Cina si apriranno i giochi olimpici.
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Caro Amico/ Cara Amica
E’ arrivato il tempo per me di tornare in Tibet. L’ultima volta che ci andai nel 1997 – dopo la mia laurea – fui arrestato dalle autorità cinesi; sono stato picchiato interrogato e mi hanno lasciato senza cibo, quindi venni espulso dal Tibet dopo che mi avevano tenuto rinchiuso in prigione per tre mesi a Lhasa e Ngari. Avevo raggiunto il Tibet a piedi da solo attraversando le montagne Hymalaiane partendo dal Ladakh.
Undici anni dopo ritornerò in Tibet a piedi anche questa volta. Senza chiedere il permesso ritornerò a casa mia. Perchè dovrei preoccuparmi dei documenti emessi dal regime coloniale cinese, che non solo ha occupato il Tibet, ma anche ha messo il Tibet sotto un regime militare e fa vivere il nostro popolo in tirannia e sotto una brutale repressione giorno dopo giorno da cinquant’anni?
Il 2008 è una grande opportunità che il movimento tibetano ha di mostrare le ingiustizie che i tibetani stanno subendo proprio mentre la Cina sta per attrarre l’attenzione dei media internazionali.
Prenderò parte alla marcia “del ritorno” che partirà da Dharamsala verso il Tibet, e viene organizzata dal “Movimento d’Insurrezione del Popolo Tibetano” uno sforzo comune messo assieme da cinque grandi Organizzazioni non governative tibetane: Il congresso dei giovani tibetani, L’associazione Donne Tibetane, Il Movimento Tibetano Gu-Chu_Sum (un associazione di ex-prigionieri tibetani), Il Partito Democratico tibeano, e gli Studenti per la libertà del Tibet, India. Leggi il seguito di questo post »
25 APRILE, ANCORA RESISTENZA
ITINERARI_MEMORIA_MUSICA_STORIE_IMMAGINI_PAROLE
Tornano gli appuntamenti del Circolo Culturale Artetica legati al 25 aprile e all’idea di “Resistenza”. L’edizione di quest’anno, la terza dal 2006, come sua consuetudine pone al centro dell’attenzione la Resistenza partigiana mettendola in relazione con i tanti temi che caratterizzano l’attualità.
In particolare, quest’anno si è scelto di giungere alla presentazione del libro di Pierluigi Visintin dedicato alla figura del partigiano Premoli attraverso la visione di due film originali: “Il Vangelo secondo Precario” di Stefano Obino e il film documentario “The Take” di Naomi Klein.
Un viaggio virtuale attraverso esperienze, luoghi e tempi diversi nel tentativo di rendere evidenti le caratteristiche di attualità e di progressiva modernità del concetto di Resistenza.
Questi i tre appuntamenti previsti per il 2008 in una sorta di simbolico avvicinamento alla data del 25 aprile: Leggi il seguito di questo post »
Fani Zguro
NOIR
Opening | mercoledi | 5 marzo 2008 | h 19.00
The National Gallery of Arts, Tirana
Blv. Dëshmorët e Kombit, Tirana ALBANIA www.natgal.org
The National Gallery of Arts in Tirana presenta l’installazione site specific di Fani Zguro, NOIR. Il noir è un sottogenere del giallo. Il noir si differenzia dal giallo perché lo scopo del storia non è solamente raccontare e risolvere un crimine. Al fine lo spettatore deve riflettere, sulla base di ciò che ha visto e vissuto, sulla realtà che gli sta intorno, deve analizzare il mondo che lo circonda in base alle informazioni che riesce a raccogliere dalla situazione, in modo tale che quasi la soluzione del crimine passi in secondo piano. Partendo dalla filosofia di questo termine l’artista albanese crea un’installazione, legata al progetto “Shshshshshshshshshsh…”, dove alcuni immagini in incisione di vecchi palazzi vengono cancellatti con pena (colore nero), lasciando le parti meno interessanti. Per l’installazione site specific NOIR, Fani Zguro copre con sacchetti di plastica nera le sculture della vecchia scuola social-realista, parte del collezione permanente del The National Gallery of Arts, Tirana (Albania). Leggi il seguito di questo post »
Nessuno se ne avvede, ma l’architettura del nostro tempo diviene l’architettura del tempo a venire.
(Mark Strand)
Il tempo a venire
Giornata di studio
Sulla libertà di pensiero, di ricerca e di espressione.
Contro ogni discriminazione.
Lunedì 10 marzo 2008
Aula Odeion – Museo dell’Arte Classica
Facoltà di Lettere e Filosofia
Sapienza, Università di Roma
ore 9:30
Saluti del Preside Guido Pescosolido
Introduce: Bianca Maria Frabotta
Interventi di: Marina Caffiero Prof. di Storia moderna – Roma Gaetano Lettieri Prof. di Storia del Cristianesimo e delle Chiese – Roma Anna Foa Prof. di Storia moderna – Roma Franco Buffoni Prof. di Critica letteraria e Letteratura Comparata – Cassino
Discussione
Coordina: Renzo Bragantini Prof. di Letteratura italiana – Roma ore 14:30
Interventi di: Francesco Saverio Trincia Prof. di Filosofia Morale – Roma Zouhir Louassini Giornalista RAI Clotilde Pontecorvo Prof. di Psicologia dell’Educazione – Roma Bianca Maria Frabotta Prof. di Letteratura italiana contemporanea – Roma.
Discussione
Coordina: Giulio Ferroni Prof. di Letteratura italiana – Roma