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RIVISTA DI CULTURE DI FRONTIERA

Archive for 21 marzo 2007

Aldo Busi: “Bisogna essere profondamente e scientemente anticlericali”

Posted by Mauro Daltin su marzo 21, 2007

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Scritto da Alteredo, lunedì 19 marzo 2007
tratto dal sito http://www.informationguerrilla.org

“Questa è una guerra fra froci: i froci privilegiati, che si travestono con una tonaca nera, e noi che siamo dei pezzenti e che non possiamo vivere nemmeno la nostra frociaggine. Sono stanco di una sinistra così papale papale, così clericale”

Bentrovato Aldo Busi alla manifestazione per i diritti civili, Diritti ora!, partecipe della piazza…
Sono partecipe ma con una punta di critica. Perché l’unica maniera per promuovere i propri diritti è promuovere i diritti degli altri. Allora, se i gay continuano ad accettare di definirsi gay e di essere definiti gay, il ghetto si fa sempre più stretto. Parlare dei diritti delle persone omosessuali è già un obbrobrio linguistico, perché non esiste l’omosessualità, non esiste l’eterosessualità, ma esiste la sessualità umana e quella è insindacabile, è inoppugnabile da un punto di vista giuridico. Fermo restando il rispetto delle leggi sull’età del consenso, per i bambini che sono sacri e intangibili, per il resto la sessualità è cultura e ognuno è giusto che viva il proprio sogno come meglio crede. Però non si può essere così sciocchi da accettare l’etichetta messa da altri, questo è il grande sbaglio. Quindi, per parlare dei cosiddetti nostri diritti, a parte il fatto che io non ne ho (perché, a me mi ci vedi a vivere con un uomo? preferirei vivere con un formichiere… quell’odore di coglioni decotti, tremendo, di notte, pazzesco…), quello che è bello di questi ragazzi, e loro stessi non lo sanno ancora, è che sono delle coscienze civili militanti. E non è una prerogativa o una qualità dei gay. Perché i gay, contrariamente a quello che pensa Berlusconi, sono tutti machisti e di destra. Non sono di sinistra. Addirittura il 70%! E io sono sul campo, non ho corsie preferenziali nella vita.
Dunque, questi ragazzi sminuiscono se stessi nel permettere di essere connotati in quanto a gusto sessuale. Perché loro sono altro, io sono altro. Ho dovuto lottare per dire che non ero uno scrittore omosessuale, io sono uno scrittore. Che io sia omosessuale o casto o no, che importanza ha? Leggi il seguito di questo post »

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Nikolaj Kljuev, il regno dell’izba

Posted by pasha39 su marzo 21, 2007

di paolo galvagni

Nikolaj Alekseevic Kljuev nasce nel 1884 a Koštuga, nei pressi di Olonec, nell’estremo Nord della Russia europea, in una famiglia di vecchi credenti (1). Nella casa dei Kljuev vi sono molti libri antichi, manoscritti, icone autentiche. Spesso vi si fermano i pellegrini. L’atmosfera religiosa, che aleggia nella famiglia, e in generale nel Settentrione, determinerà largamente le concezioni del futuro poeta. Nell’adolescenza Kljuev compie lunghe peregrinazioni nei monasteri e negli eremi dei vecchi credenti in varie parti del paese, dal natio Nord al Caucaso. I viaggi in paesi esotici (India, Cina, Persia), di cui egli narra ripetutamente, rientrano in quella finzione letteraria con cui egli ama adornare la propria biografia. Egli partecipa ai fatti rivoluzionari degli inizi del secolo. Diffonde tra la popolazione di Olonec proclami, letteratura marxista, scrive versi civili. Nel 1906 viene imprigionato per sei mesi. I primi versi, pubblicati su riviste pietroburghesi, risalgono agli inizi del secolo.
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Proprietà intellettuali, si avvicina la stretta UE

Posted by paolo fichera su marzo 21, 2007

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da www.informationguerrilla.org

Crescono le preoccupazioni per l’avanzare della direttiva IPRED2, destinata a criminalizzare gli utenti e a fare degli ISP dei poliziotti della rete. Major e brevetti più tutelati che mai. Si privatizza la giustizia?

cliccare qui per leggere l’articolo:
http://www.informationguerrilla.org/rd.php/punto-informatico.it/p.aspx?id=1928412&r=PI

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